Un’ Azienda di Norcia, in difficoltà a causa del Terremoto che non da’ tregua…
Un’ Associazione del territorio emiliano che dal 2012 interviene in caso di calamità  fortemente impegnata ad aiutare le popolazioni del centro Italia.
Noi, che sappiamo cosa vuol dire vivere il Sisma, paure, incertezze, perdita di riferimenti…

Tra questi “Cuori Scossi” nasce la collaborazione per questo Natale 2016 che sicuramente continuerà anche per il Futuro.
Un piccolo fiocco di neve che speriamo possa aiutare a far ritrovare anche solo un sorriso in un periodo così difficile.

Riportiamo qui un pensiero di Donatella, una delle fantastiche Donne impegnate nell’Associazione “un Cuore per la Vita”, che ci colpì molto e che spiega benissimo le sensazioni che lascia il Sisma:

“L’odore della polvere dei nostri ricordi”
Che odore ha la polvere delle macerie di una Casa ?
Stamattina vi propongo un piccolo e semplice esperimento.
Mettete in un contenitore una foto, un quaderno, una penna, un vestito, un pezzo di legno (dovrebbe rappresentare i mobili della vostra casa), un presa, un elettrodomestico piccolo da cucina non più funzionante, una piastrella, e un paio di mattoni. Con un batticarne battete e pestate e tritate questi oggetti, poi esponete il vostro contenitore fuori all’aperto esposto al sole, alla pioggia, al vento, all’umidità della notte e se potete con costanza ogni 20 minuti circa ogni giorno, dovreste passare con il vostro batticarne a pestare le vostre cose senza muoverle. Dopo circa due mesi, con le mani, spostate le macerie delle vostre cose, come se usaste una ruspa, si solleverà una polvere…
“La polvere dei vostri ricordi”…
Ho attraversato borghi di macerie, c’era tanto vento ieri sera, e le ruspe dei vigili del fuoco, spostando le macerie di una casa caduta su una strada hanno sollevato una nuvola di polvere, che è entrata nell’abitacolo sigillato della mia auto.
Ero ferma, ho respirato questa polvere, ho respirato la vita di questa casa e i ricordi dei suoi abitanti.
Sono scesa dalla mia macchina, mi sono accasciata e illuminata dalle luci fotoelettriche dei pompieri e dai lampeggianti dei mezzi di soccorso, ho pianto, perché ho respirato la polvere dei ricordi e ora ne conosco l’odore e il sapore…